La cantane romana Paola Turci racconta di come la maturità l’abbia cambiata.
Paola Turci a 51 anni ha imparato ad accettarsi e non ha più paura di mostrare il suo volto in copertina. Molti anni fa la cantautrice romana venne coinvolta in un tragico incidente stradale che le provocò ben cento punti di sutura in volto con relative cicatrici. Era il 1993 e la cantante stava percorrendo alla velocità di 80km all’ora l’autostrada Salerno-Reggio Calabria per raggiungere la tappa di un concerto. “Stavo guidando, ho sbattuto l’angolo della macchina con il guardrail ed è stato lì il crash, la macchina si è accartocciata e mi è venuto tutto addosso” così ha raccontato alle telecamere di Matrix Paola Turci quell’episodio. E per via delle conseguenze fisiche e psicologiche di quell’incidente costatole 13 interventi al volto, la Turci per anni ha volutamente nascosto la parte destra del suo viso. Oggi invece il tempo è passato, sono trascorsi 22 anni e la cantante è diventata una donna di 51 anni che non fa più mistero delle sue paure e di come quell’episodio le ha abbia cambiato radicalmente la vita.
Ho superato tutto con l’età e la maturità
Come la stessa Turci ha dichiarato in un’intervista a Io Donna è riuscita a superare questi suoi limiti grazie soprattutto all’età e alla maturità. Paola Turci ha lavorato molto su sé stessa ed oggi non prova più lo stesso imbarazzo per via di quelle cicatrici anzi, col passare del tempo è riuscita persino ad accettarle.
Quel terribile incidente si è rivelato essere però anche un’occasione di ripresa per Paola . Questo evento l’ha fatta non solo avvicinare alla fede, lei che era atea, ma l’ha anche aiutata a riscoprire la sua parte ironica, ereditata da suo padre.
La cantautrice romana oggi ha deciso di non nascondersi più, è un’artista più sicura ed una donna più matura quella che ha presentato di recente sul mercato discografico italiano il suo nuovo progetto “Io sono” un titolo che lascia ben intendere il messaggio che si cela dietro.
Il disco è stato pubblicato lo scorso 25Aprile ed è una raccolta dei brani più significativi della cantautrice in occasione dei suoi trent’anni di carriera. All’interno dell’album sono inclusi anche tre singoli inediti tra cui il brano “Io sono“ che da il titolo alla raccolta ma anche “Questa non è una canzone” e “Quante vite viviamo”. Cos’altro dire se non che le donne in rinascita sono sempre un bello spettacolo.